mercoledì 26 settembre 2007

Amato e le multe ai puttanieri !

Scusate ma il problema non era lo sfruttamento e la riduzione in schiavitù di esseri umani ? Oggi pare che queste poverette, trasparenti alle forze dell'ordine del ministro Amato, siano anche colpevoli di far trasgredire il codice della strada ai guidatori nostrani.
Forse non sono i comici a voler togliere il mestiere ai politici, ma questi ultimi a rubarlo ai primi.
Non sappiamo proprio come fare a sconfiggere questa ignobile piaga, marchio di inciviltà e manifesto all'impotenza delle istituzioni ?
C'è qualcuno che voglia affrontare il problema in termini civili o che abbia il coraggio di dire le cose come stanno ? Forse dobbiamo essere europei solo per le questioni economiche, dato che su quelle la CEI non ha nulla da criticare ? Questo sembra essere un argomento da trattare solo in trasmissioni giornalistiche che invece di denunciare o proporre soluzioni, solleticano i bollenti ardori dell'audience.
Giustissimo far pagare ai clienti le loro colpe, gravi, anzi gravissime. Ma da un ministro autorevole, saggio e di esperienza come Amato, voglio sentire che si ha il coraggio di partire e subito con il piede giusto. I clienti sono complici dello sfruttamento, vengono meno ad un loro preciso dovere civile ed umano di aiutare queste poverette ed anzi approfittano del loro stato di schiave per i loro più abbietti e meschini bisogni di bestie.
Non ho nulla da dire contro la prostituzione in se, se esercitata per libera scelta e non per bisogno, se non che è una pratica da sconsigliare e certo non edificante !
Altrimenti pugno duro, contro i papponi, contro i puttanieri (non ditemi che dobbiamo pure essere carini con le parole con questi maiali) contro le forze dell'ordine che non riescono proprio a vedere quello che è sotto gli occhi di tutti !
Se le leggi sono inadeguate, signor ministro, cambiamole !
Edoardo Capulli

Grillo ed il Prozac

Grillo, un simpatico irruente geniale 58-enne, una vita piena ,caratterizzata da un semplice fatto: quando incontra un pubblico è subito Successo. Successo con la "S" maiuscola, da sempre, fin dalle metà degli anni 70. E' un animale da Televisione, da sale, da grandi platee ed infatti ogni volta che si è affacciato in tivvù, gli ascolti sono andati alle stelle. Poi un bel giorno una battuta su un politico allora troppo potente ed ecco che tutto cambia, le porte si chiudono, a volte si riaprono ma sempre per chiudersi subito dopo. E' così ad esempio con il Beppe Grillo Show nel 93 e poi ancora con Telepiù.
Ma oggi, pardon da qualche anno, la televisione perde terreno di fronte ad internet ed il tenace ligure capisce che quello può diventare un nuovo terreno di incontro con il pubblico.
Basta con la storia, quella di questi mesi poi, la conosciamo tutti. Grillo oggi non è attaccato da chi è oggetto delle sue roventi sferzate ma dai loro fedeli migliori amici : "è rozzo", "è maleducato", "che cafone", "non accetta il confronto".
Solo che il successo resta. La nostra gente italiana non è fessa: sa benissimo che i modi di Grillo sono diversi da quelli di un lord inglese laureato ad Oxford, tuttavia ha simpatia per lui, lo segue, si consola e si scarica con le sue battute. Italiani popolo pacato, popolo buono, vediamo quante fregature e quanto schifo ci viene propinato da tante parti con i bei modi della malapolitica, della malagiustizia, della malasanità, della mala. Ma lasciamo correre, in fondo chi non è stato un po' mariuolo qualche volta. Il segreto di questo successo, va cercato non solo in come Grillo dice le cose, ma anche in cosa dice: cose che tutti noi pensiamo a torto od a ragione e che ci tormenta il dover sopportare.
Solo che una cosa te la devo dire Beppe: "Prodi avrà 10 anni più di te ma sembrate coetanei ! Sapresti stargli dietro in bicicletta ?" (Non prendertela, se Prodi si lancia come comico, io preferirò sempre e solo te).
Attento Grillo, che se perdi la voce poi il Presidente del Consiglio potrebbe chiamarti Lisomucil o Tantum verde !
Comunque, continua così, ... o quasi.
Grazie per il buon umore
Quiz finale per i lettori (se ce ne sono):
Grillo alla fine dei conti mette buonumore ai buoni o fa girare le scatole ai cattivi ?
Edoardo Capulli

domenica 23 settembre 2007

21 settembre 2007 - giornata mondiale della pace

Il desiderio della pace è insito in chiunque sia in sani modi. Fatta eccezione per un insieme difficilmente riducibile di povere anime tormentate, siamo tutti d'accordo sul volere che in tutto il mondo regni la pace. Dicendo questo, nel linguaggio comune dei nostri tempi, rappresentiamo quasi sempre il concetto di pace attraverso la contrapposizione alla guerra.

E' questo, infatti, che troviamo nell'Art. 11 della Carta Costituzionale italiana dove si può leggere:

"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo." (link alla Costituzione).

Su una posizione simile sembrerebbe essere l’Assemblea Generale dell’ONU che con le risoluzioni 36/67 del 1981 e 55/282 del 2001, ha istituito la Giornata internazionale della pace, chiedendo alle nazioni ed ai popoli di favorire la fine dei conflitti e di deporre le armi per un giorno.

Senza allargare maggiormente questa ricerca, possiamo constatare come in generale negli atti e nelle manifestazioni della volontà dei popoli, si parli di pace solo in termini di principio: sui principi, si sa, siamo sempre tutti d'accordo ! Sono realmente costretti a scendere nel concreto i soli negoziatori od i mediatori che operano cercando di risolvere situazioni di guerra oramai conclamate.

A dire il vero qualche passo in più lo fanno i ministri del culto di molte religioni. Per non parlare di altre confessioni che conosco meno, ma che so essere molto attive nella pace, cito solamente la Giornata mondiale della Pace che il primo gennaio di tutti gli anni, vede il Papa cattolico ricordare che la pace dipende anche dall'atteggiamento del cuore. La Chiesa cattolica ad esempio, ci ricorda la necessità di impegnarci a compiere ogni giorno, quei gesti di pace necessari alla convivenza umana, capaci di sostenere la pace e di ricomporre i rapporti umani laddove sono lacerati, senza cedere al pessimismo e allo scoraggiamento. Difficile non essere d'accordo, credo, anche per i più accaniti detrattori di tale istituzione.

Ma ora che proposta potremmo fare per dare maggiore concretezza al nostro desiderio di pace ? Ad esempio la compilazione di una lista nera (black list) delle nazioni che muovono le guerre, come si fa ad esempio per le compagnie aeree poco sicure. Oppure istituire un osservatorio permanente della pace nel mondo che elenchi i soggetti coinvolti e raccolga le proposte per le soluzioni. Oppure ancora eliminare il diritto di veto all'ONU in materia di guerra, stabilendo per questo la votazione a maggioranza dell'intera assemblea.

Per capire come aiutare la Pace nel mondo forse possiamo fare un piccolo esercizio: elencare quali possano essere i naturali nemici della pace ed attuare intelligenti politiche mirate volte a neutralizzarli.

Sono o no nemici della pace :
commercio armi
corruzione
regimi oppressivi delle libertà
concentrazione delle risorse primarie
fame e povertà
estrazione dei diamanti
assolutismo religioso
eccessiva disparità sociale
pulizia etnica
intolleranza razziale o culturale
rivendicazioni su territori ?

Forse si può lavorare di più in prevenzione, spuntando per tempo alcune di queste armi, in scenari che potrebbero un domani evolvere a danno della pace. Perché non legare alcune cariche di prestigio delle organizzazioni sovranazionali al successo dei paesi nel lavorare per la pace ?

Pace a voi

Edoardo Capulli

giovedì 20 settembre 2007

Disegno di Legge per i non udenti

Mi sono iscritto da tempo alla newsletter della presidenza del Consiglio dei ministri. E' interessante vedersi recapitare nella posta le notizie ed i link relativi ai progetti di legge ed alle iniziative del Governo.
Oggi ho trovato il testo di un nuovo disegno di legge per i non udenti. Se qualcuno comincia a frequentare lexcivilis, vada a vedere la pagina del sito governativo che parla di questo:


Troverete il testo del Disegno di legge, scritto finalmente in italiano e chiaro. Condivido completamente le enunciazioni del disegno, tuttavia vedo nello stesso un grande punto di debolezza ed un difetto, peraltro comuni a molte leggi vigenti.

Il punto di debolezza: si rimanda ad un Regolamento attuativo, cosa giustissima. Mi credete se dico che sono troppe le leggi che attendono il loro regolamento attuativo, anche molto tempo dopo la scadenza dei termini prefissati ? Nessun problema, nel caso presente potremo sempre appellarci al Beato Don Filippo Smaldone od a San Francesco di Sales, per la protezione dei sordi, od ancora consigliare ai nostri amici non udenti, un viaggio a Lourdes.
Il difetto: una legge che sia una mera dichiarazione di intenti, manco a dirlo, priva di qualsiasi indicazione concreta sulla copertura finanziaria, rimane CIVILE un pò troppo in superficie. Oggigiorno dobbiamo chiedere qualche cosa di più a chi legifera: un meccanismo di verifica dei risultati ottenuti.
Esempio: si parla di istituire percorsi formativi per figure professionali volte al problema della sordità; come pensare che questo venga fatto, se non si rende operativo un monitoraggio ad esempio annuale di quanti e quali siano questi corsi ?

Cominciamo a pensare a meccanismi obbligatori che consentano il controllo e la pubblicazione trasparente di statistiche sui risultati degli atti legislativi. Come a dire che la Legge deve avere al suo interno lo strumento di misura e di monitoraggio del suo stato di attuazione e dei risultati raggiunti. Altrimenti si sa, sui principi siamo tutti buoni, bravi e soprattutto, siamo tutti d'accordo !

Edoardo Capulli

martedì 18 settembre 2007

Strade: limiti di velocità e sicurezza

Quale è il fine ispiratore dei limiti di velocità definiti dall'Art. 142 del D.Lgs. (Decreto Legislativo) n° 285 del 30/04/1992 ? Quello della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana, lo dice l'articolo stesso, all'inizio. E' davvero questo un fine sentito e cercato dal legislatore ?
Vediamo come scoprirlo con una piccola indagine. Se lo fosse, dovremmo da un lato vedere accadere una serie di cose e dall'altro non vederne di altre.
Dovremmo vedere:

  1. una grande presenza della polizia stradale o di quella municipale sulle strade in posti che si prestano a comportamenti di guida scorretti o pericolosi;
  2. segnalazioni speciali che avvertano ad esempio dell'incidentalità media della strada che percorriamo;
  3. una segnaletica sempre leggibile e chiara;
  4. una estrema attenzione delle forze dell'ordine nei confronti di chi non allaccia le cinture di sicurezza, magari con foto frontali in tratti a ridotta velocità;
  5. norme che impongano una presenza minima nei mezzi di informazione pubblica di messaggi chiari che illustrino le conseguenza di comportamenti pericolosi sulle strade, facendo parlare ad esempio gli operatori della sicurezza od i protagonisti degli incidenti;
  6. Indicazioni stradali sempre chiare che anticipino molto per tempo le svolte ed i bivi.

Cosa non dovremmo vedere:

  1. la polizia stradale ed i vigili quasi sempre fermi a presidio degli autovelox o distrattamente a zonzo;
  2. fratte che ricoprono molti cartelli o cartelli per vari motivi illeggibili o troppo vecchi;
  3. una miriade di automobilisti che guida con il cellulare all'orecchio;
  4. la costante presenza, ogni volta che guidiamo l'auto, di qualche furbo che sorpassa in posti assurdi, impunito;
  5. la costante presenza, ogni volta che guidiamo l'auto, di qualche furbo che semina le file sulle corsie di emergenza, impunito;
  6. i sempre presenti guidatori che ci tallonano da dietro arrivando a velocità folli e fari spianati o che zigzagano tra le auto;
  7. un grande numero di guidatori senza cintura di sicurezza o passeggino per i bambini;
  8. i politici che, con grande attenzione a che non manchi il rappresentante di alcun partito, ci ammorbino anche alla radio con messaggi sulla sicurezza stradale che sembrino spot gratuiti a loro stessi;
  9. il fatto che tutto per i legislatori si fermi al limite di velocità e mai si parli di gestione ottimale delle strade.
Sempre nel codice della strada all'Art. 13 si dice ad esempio che "gli enti proprietari delle strade sono tenuti ad effettuare rilevazioni del traffico per l'acquisizione di dati che abbiano validità temporale riferita all'anno". Questi enti sono i comuni, le province, l'ANAS, le società autostrade. Dove sono queste rilevazioni ? Dato che sui siti internet degli "enti proprietari" mancano, forse sono chiuse in un cassetto ? Forse non si fanno ? Forse non gliene importa niente agli "enti proprietari" di tenere aggiornati i dati di traffico, infrazioni, incidentalità dei tratti di strade di loro competenza ?
Io penso di cominciare ad elaborare una proposta che imponga un controllo di gestione sulle strade, stringente e trasparente, sulla base di indicatori seri, chiari ed uguali per tutti. Se l'incidentalità cresce, i limiti devono scendere e le spese ed i controlli aumentare, fino a tornare ad un indice di normalità: allora i limiti potranno salire ad un livello superiore.
Andare obbligatoriamente a 50 Km/ora su strade dove tutti andrebbero con sicurezza ad almeno 20 Km più veloci, è una soluzione miope e burocratica non degna di un paese civile.
Edoardo Capulli

sabato 15 settembre 2007

Cosa cerchiamo, di cosa parliamo

Ringrazio Google-labs per uno strumento molto interessante, raggiungibile dal sito americano: Google Trends. Si inseriscono una serie di parole e si ottengono in cambio due grafici: il primo indica l'andamento delle singole parole nelle ricerche web, il secondo nelle news.

In maniera molto approssimativa e forse anche un minimo superficiale, ho utilizzato questo strumento per fare una ricerca su alcuni termini, dietro i quali sono nascosti alcuni dei grandi temi del presente. Limitando l'analisi all'Italia, ecco il risultato:


economia energia povertà ambiente sicurezza

Per chi non volesse mettere a dura prova gli occhi descrivo a parole il risultato. Per le ricerche web stanno costantemente in testa quasi sempre sole, sicurezza ed economia, seguono poi energia ed ambiente; povertà appare timidamente solo alcuni mesi. Se sicurezza parte nel 2004 molto più gettonata di economia, finisce oggi al secondo posto. Energia vince con decisione oggi, un duello che vedeva ambiente prevalere quasi sempre nel 2004.

Classifica web 2007 - 3° trimestre: economia, sicurezza, energia, ambiente . (povertà n.c.)

Sul versante delle news invece appare una sostanziale regolarità. Le voci, a parte povertà, di cui evidentemente non vogliamo sentir parlare, sono tutte in crescita, con ambiente prima assoluta.

Classifica news 2007 - 3° trimestre: ambiente, energia, economia, sicurezza, povertà.

Sempre con una vena di superficialità, certo per questo di non poter essere additato come una mosca bianca, potrei tirare le somme dicendo che sembreremmo tanto virtuosi nel parlare e nello scrivere (news) quanto egoisti ed insensibili nell'agire (ricerche web).

Edoardo Capulli



lunedì 10 settembre 2007

V-Day un grande successo

A proposito di Leggi civili, non poteva mancare una nota riguardo all'originale V-Day promosso ed organizzato da Beppe Grillo. Al mio corregionale non manca certo il coraggio di buttarsi in prima linea per portare avanti una proposta per una legge di iniziativa popolare che molti, anzi tantissimi, trovano doverosa.
Certo, molti dei modi di fare del celebre trascinatore sono, se presi singolarmente e fuori da un contesto generale, criticabili. Si è fatto un gran parlare dell'accostamento della foto di un ministro a quella di due assassini, scarcerati con il famigerato "indulto", come pure sono state criticate alcune asprezze di linguaggio.
Va bene, indigniamoci e diciamoci che un linguaggio e modi più pacati o "civili"sono preferibili.
Poi però fermiamoci un attimo a pensare e diciamoci anche: ma chi popola questa categoria dei politici, oggi ? Sono tutti uomini retti, che lavorano solo per il nostro bene, con impegno, competenza e spirito di servizio ? O ci sono molte persone alle quali associamo oramai con naturalezza il concetto di "privilegiati" di "casta", dai quali ci sentiamo sopraffatti e sviati. Gente che fa battaglie su valori come la "vita", la "famiglia", la "sicurezza" ma che ha ben altri valori, più egoistici e personali, a guida delle proprie azioni.
Allora, Grillo usa un linguaggio un po "mascalzoncello", contro dei galantuomini o contro una classe politica che ci ha veramente rotto le scatole ?
Appena anch'io capirò meglio come si articoli un blog, fornirò maggiori chiarimenti sulla proposta di legge presentata da Beppe Grillo e pare da altri 200.000 italiani. Per ora posso dire che la proposta è stata annunciata sulla Gazzetta Ufficiale n° 159 del 11 luglio 2007 e che ulteriori informazioni sul testo e sulla giornata per la raccolta delle firme le trovate al link qui sotto:
A presto
Edoardo Capulli

mercoledì 5 settembre 2007

Si tocchi la Legge, la Legge non si tocca !


Interessante confronto a distanza, questi giorni, tra il sempreverde cardinale Camillo Ruini ed il ministro della Salute Livia Turco. Il primo, intervenendo ad un evento pubblico, sollecitato da un parlamentare in merito alla Legge 194 del 1978 (la legge sull'aborto), risponde alla domanda se ... "anziché' dividerci tra abortisti e antiabortisti non sia invece opportuna una azione per riscrivere i principi guida".
RaiNews24, dà notizia di una risposta ad onor del vero, (insolitamente ?) equilibrata, assolutamente entro i limiti del politically correct: la legge avrebbe 30 anni, preferirebbe non ci fosse, "però c'è", la scienza e la medicina si sono evolute, una interpretazione che l'aggiorni migliorandola e non peggiorandola sarebbe lecita e doverosa.
La risposta del ministro sempre secondo la news di RaiNews24: "La legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza non si tocca. E' una legge che funziona e che sta raggiungendo gli obiettivi per i quali era stata varata: ridurre gli aborti".

Morale ?
Ci mancherebbe altro che le leggi non si potessero toccare, modificare, aggiornare, specie se per migliorarle ! Bisognerebbe però intendersi bene sul termine "migliorare". A tal scopo aiuta pensare che le leggi sono fatte per i cittadini, per il loro corretto e migliore vivere civile e non già per portare avanti rigidamente un nostro pur alto ideale od una nostra pur largamente condivisa morale. Al cardinale direi di amare con tutto il cuore tutti i suoi fratelli, a partire da quelli più lontani a lui e di usare per essi tutta la delicatezza e la dolcezza di cui chi lo ha conosciuto, dice esserne capace. Al ministro direi che rappresenta civilmente anche quegli italiani che non trovano del tutto fuori luogo le parole di Ruini e che compito delle istituzioni è anche quello di aiutare a crescere civilmente anche quelle parti di popolazione che sono oggi chiuse al dialogo.

Più delicato e dolce il primo e più aperta la seconda, ecco come li avrei voluti !

Ma parlare da qua è facile ed io non voglio dare lezioni.

Edoardo Capulli

sabato 1 settembre 2007

Nasce CIVILIS LEX un primo passo verso il terzo millennio

Che enfasi questo titolo, un titolone !
Quale interesse e quale moto siano all'origine della nascita di questo spazio, lo capirete, spero, dalla lettura di questo post, il più lungo, lo prometto.

quante Leggi
Civilis Lex, ossia Leggi civili. In Italia siamo esperti di leggi, ne collezioniamo ufficialmente da 2.760 anni e 4 mesi. Da noi le leggi si sono susseguite senza sosta da millenni, spesso innovando, alcune volte sostituendo, altre abrogando (annullando altre leggi) ed altre ancora modificando, senza sosta. Pensate per farvi un'idea all'esempio di una casa alla quale si aggiungono continuamente stanze nuove su altre vecchie, scale, altri livelli, passaggi tra ambienti diversi, in un continuo, da anni, da secoli.

si Legge ?
Ecco che oggi, chiunque si cimenti nella lettura di una legge, trova un infarcimento di citazioni di altre norme (sono sempre leggi), un linguaggio incomprensibile, un intrigo complesso ed inestricabile di richiami e frasi di dubbia interpretazione. Sono leggi civili queste ? Sono definibili civili, ossia degne dell'aggettivo che viene dall'alto significato definito dalla parola civiltà, norme e regole scritte senza riguardo per chi le deve capire ?
No, non ho dubbi ! Il linguaggio con cui i nostri giuristi scrivono le norme italiane è stato definito "lunare" nientemeno che da un illustre Presidente della Repubblica emerito ed io, nel mio piccolo, mi associo.

Legge civile
Pensiamo un domani di leggere una Legge Finanziaria scritta in un italiano comprensibile ai più, senza farciture di tecnicismi lunari e senza inutili richiami a pletore di altre barbose norme. Addentrandoci nella lettura di una legge siffatta, ci sentiremmo considerati e saremmo certo meglio disposti a seguirne le indicazioni. Ci verrebbe quasi da dire che per una volta il lunare apparato burocratico del nostro bel paese, ha pensato a noi cittadini, ci ha trattato in modo civile.

il terzo millennio
Quanta passione scalda il sangue di chi vibra al nome di Togliatti o di chi commosso ricorda quando c'era Benito, quanta nostalgia riempie i cuori di chi pensa alla gloriosa vecchia DC ! Bravi anche tutti quelli che oggi si appassionano parlando di Destra o di Sinistra, pardon, anche di Centro. Peccato, mi verrebbe da dire, che ci scordiamo del Guelfi e dei Ghibellini e che dire poi dei Repubblicani e dei Monarchici, chiaramente dell'antica Roma ?
Io, lo ammetto, attualmente mi interesso poco di storia. Forse ho poco tempo per guardare sempre così indietro, o sono troppo piantato con i piedi per terra, per guardare al lontano futuro radioso che questi bei sogni passati potrebbero regalarci, se .... , se ... , se .. , se ed ancora se.
Il terzo millennio è adesso: quando cammino, come tutti voi, io ci metto dentro un piede dopo l'altro !
Ed il terzo millennio io lo voglio CIVILE !
Se guadagnassimo per noi la CIVILTA' penso che i nostri passi percorrerebbero naturalmente il cammino della libertà, della giustizia, della solidarietà, dell'amore, del rispetto, della fraternità, dell'eguaglianza, del vivere ordinato, del bello, del buono.

il mio primo passo
Eccolo qua ! Ci sei dentro anche tu, si proprio tu che leggi. Questo blog è il mio primo passo pubblico nel terzo millennio. Qui voglio dare spazio, dapprima alle idee ed alle proposte, quindi ai progetti, per riportare ad un valore di civiltà le leggi che ci governano.
Alcuni esempi di cosa ho in mente:
  • riscrittura di alcune parti di norme esistenti, semplificandole, togliendo i richiami inutili ad altre leggi e chiarendone i termini oscuri;
  • proposta di abrogazione di leggi e norme oramai palesemente in disuso ed anacronistiche;
  • proposte di legge che mettano ordine a materie per le quali attualmente occorre rifarsi a troppe norme differenti;
  • proposte di legge per temi ai quali, a giudizio degli autori del Blog (oggi ci sono solo io), sia doveroso dare una risposta civile;
  • campagne per sollecitare il Parlamento, il Governo e la Presidenza della Repubblica ad adoperarsi almeno attivamente ed in modo misurabile da tutti, a favore di un linguaggio chiaro nelle leggi.

Oggi sono da solo a dar vita a questo Blog. Non faccio parte di alcun partito, conosco bene la macchina pubblica per il mio lavoro di consulente per le amministrazioni locali e sanitarie e mi confronto tutti i giorni con molte cose che vorrei contribuire a migliorare. Vorrei che in questo spazio tanti possano trovare in futuro, alcuni progetti a cui dare il loro contributo (non parlo di soldi, tranquilli), mentre con molta civiltà, si rallegrino che altri facciano lo stesso per proposte che invece non condividono. Bando alla faziosità, bando alla nostalgia infantile ed inutile, bando alla grettezza ed all'indifferenza ed avanti alla CIVILTA'.

Grazie soprattuto per aver educatamente sopportato questo mio testo, insolitamente lungo.

Un Saluto cordiale

Edoardo Capulli