domenica 20 aprile 2008

Pausa di due settimane

Per due settimane circa mi assenterò da internet. Ho già pensato ad alcuni argomenti che spero di riuscire a trattare al mio ritorno: autostrade, pornografia su internet, bullismo, viabilità, rifiuti ed imballaggi. Ho fatto alcune ricerche veloci che mi riprometto di approfondire da maggio ed ho trovato risultati tanto assurdamente tristi quanto evidenti a tutti.

Europa nel mondo

Dopo le elezioni alcuni, evidentemente molto più intelligenti di altri, hanno sentenziato che gli italiani sono un popolo che non merita niente. Ho avvertito tanta presunzione nei discorsi stizziti di molti amici e conoscenti che hanno visto ancora "il principale esponente della parte avversa" fare un solo boccone di tutti i loro nobili progetti per la "rinascita" del paese. A ben vedere, oggi ho molti dubbi su dove stiano veramente i conservatori e dove i progressisti: a confondermi anche se solo per pochi attimi, è il voto degli operai delle regioni industrializzate, andato alla Lega. Scrolliamoci quindi di dosso la nostra naturale presunzione di essere i grandi geni incompresi che hanno perso o di essere i supereroi che hanno vinto.
Ed allora ecco un piccolo esercizio di umiltà per noi italiani ed europei. Torno ad usare Google Trends per vedere le statistiche delle ricerche Google nel web e nelle news nell'ultimo anno. Faccio presente che dalle statistiche USA di http://searchenginewatch.com, Google viene usato per fare ricerche nel 59% dei casi, seguito da Yahoo con il 23% e da Microsoft con il 10%. Le ricerche con Google sono quindi significative delle ricerche fatte su internet.
Come vedete qui sotto, la parola "europe" è la cenerentola del gruppo indicato. Manco a dirlo se cercassimo "italia" troveremmo valori ben più bassi. Interessante gli alti valori per la parola "india".

usa europe china india australia

lunedì 14 aprile 2008

La rappresentanza in parlamento: i partitini (2)

L'Italia ha dato alcune prove di se in questi giorni. Ha dimostrato di saper votare civilmente, senza tensioni od incidenti. Ha fatto vedere una campagna elettorale pacata e quanto mai piena di contenuti. Infine ha dato ancora una volta dimostrazione di grande partecipazione: oltre l'80% di votanti contro il 74% della Francia, il 79% della Germania, il 61% della Gran Bretagna.
Oggi con circa il 47% di voti alla coalizione di Berlusconi, contro il 38% a quella di Veltroni, il Paese si avvia ad avere una stabilità di governo che può durare per i cinque anni della legislatura. Il risultato più interessante però è quello della scomparsa della pletora di partitini, scampoli di un passato finito e specchietto per i nostalgici. Questi partitini escono dal Parlamento e pagano agli italiani il conto di un atteggiamento ricattatorio e di una loro sopravvalutazione nelle ultime elezioni. Nel post "La rappresentanza in parlamento: i partitini" del 27 gennaio 2008, mostravo la composizione dei Gruppi parlamentari, in grande maggioranza composti da partiti al di sotto del 4%. Ricordiamoci che l'attuale governo Prodi è caduto per l'uscita di un partito che pesava solo il 2%.
Domani il panorama politico sarà forse più monotono ma certamente più chiaro e serio. Ci saranno risparmiate le chiacchiere oziose di rappresentanti politici che alzavano barriere e facevano battaglie con un consenso elettorale quasi inesistente. La scelta coraggiosa del Partito Democratico e del Popolo della Libertà di correre da soli ha dato all'Italia quanto essa si aspettava dal referendum.
Vedremo solo 4 o cinque gruppi parlamentari di cui due molto grandi. Adesso a Berlusconi il Governo del Paese, in un clima rasserenato. Al Partito Democratico l'onere di una opposizione matura e responsabile ma anche il tempo di recuperare quel processo di creazione delle sue strutture interne che la fretta di queste elezioni ha reso poco coerente con il suo stesso nome. Per quest'ultimo forse le elezioni da perdere non erano queste ma quelle del 2006, per vincere quelle del 2008 con un PD più forte. Veltroni ed il suo "affrettato" PD sono stati alla luce dei fatti "la cosa giusta al momento sbagliato". Tanto di cappello all'acume politico di Silvio Berlusconi che si dimostra abilissimo giocatore di scacchi, capace di prevedere le mosse dei suoi avversari con molte mosse di anticipo.
In tutto questo una buona notizia per il popolo del Centro-sinistra: alle prossime elezioni, presumibilmente nel 2013, a vincere non sarà di certo Berlusconi. A quell'epoca avrà trovato certamente di meglio da fare. Se non si riesce a vincere sul campo e nel confronto delle idee, si può sempre vincere per raggiunti limiti di età dell'avversario.

Edoardo Capulli

Affluenza alle urne (2)

Ecco i dati di affluenza alle urne alle ore 15:00 di oggi. Si conferma il calo che in termini relativi è del 3,8% ed assoluti del 3,1%. Il calo maggiore in Sardegna e Liguria mentre la Sicilia conferma sostanzialmente i votanti del 2006.

regione 2008 2006 var.rel.% var.ass.%
ITALIA 80,47 83,62 -3,8% - 3,1
PIEMONTE 80,77 84,86 -4,8% - 4,1
VALLE D'AOSTA 79,19 83,45 -5,1% - 4,3
LOMBARDIA 84,65 87,53 -3,3% - 2,9
TRENTINO ALTO ADIGE 84,24 87,73 -4,0% - 3,5
VENETO 84,69 87,72 -3,5% - 3,0
FRIULI VENEZIA GIULIA 80,77 84,59 -4,5% - 3,8
LIGURIA 78,01 83,45 -6,5% - 5,4
EMILIA ROMAGNA 86,16 89,56 -3,8% - 3,4
TOSCANA 83,67 87,45 -4,3% - 3,8
UMBRIA 84,11 87,06 -3,4% - 3,0
MARCHE 82,94 86,43 -4,0% - 3,5
LAZIO 81,16 84,83 -4,3% - 3,7
ABRUZZO 80,94 83,71 -3,3% - 2,8
MOLISE 78,57 82,36 -4,6% - 3,8
CAMPANIA 76,17 78,79 -3,3% - 2,6
PUGLIA 76,13 79,37 -4,1% - 3,2
BASILICATA 75,28 80,29 -6,2% - 5,0
CALABRIA 71,35 74,60 -4,4% - 3,3
SICILIA 74,97 74,99 0,0% - 0,0
SARDEGNA 72,29 77,94 -7,2% - 5,6

domenica 13 aprile 2008

Affluenza alle urne

Il dato dell'affluenza presentato nell'apposita pagina web (LINK) predisposta dal Ministero dell'Interno mostra che ha votato fino ad ora il 62,55% degli elettori della Camera. Il dato sembra inferiore a quello delle politiche del 2006, con un calo relativo del 6,00% (in termini assoluti del 3,99%). La diminuzione è comune a tutte le Regioni, anche se si dimostra molto ridotta in Sicilia. Facendo un confronto con la prima giornata delle elezioni del 2006, ricordando che era tempo bello in quasi tutto il paese eccetto che al nord, nessuno può invocare la metereologia a causa del calo dell'affluenza. Comunque i voti si fanno al termine e fino alle 15 di oggi c'è ancora tempo. Un risultato inatteso e piacevole delle elezioni è il veder restituita la televisione ad argomenti più alti che non la sequela di dichiarazioni dei politici. In due giorni di assenza dei politici dalla TV, abbiamo intravisto un mondo al di fuori dell'Italia, spesso molto interessante. I telegiornali, privi forse delle scalette scritte in altre sedi, sono costretti a parlare di cose vere che incredibilmente riguardano tutti noi. Facciamo un'elezione a settimana solo servisse a tenere i partiti al loro posto!

tabella del voto fino alle ore 22:00 del 13/04/2008 - Camera
regione 2008 2006 var.
rel. %
var.
ass.%
ITALIA 62,55 66,54 -6,0% - 3,99
PIEMONTE 63,53 68,28 -7,0% - 4,75
VALLE D'AOSTA 59,97 63,58 -5,7% - 3,62
LOMBARDIA 69,88 73,00 -4,3% - 3,12
TRENTINO ALTO ADIGE 68,28 72,11 -5,3% - 3,83
VENETO 68,02 71,99 -5,5% - 3,98
FRIULI VENEZIA GIULIA 61,83 67,20 -8,0% - 5,36
LIGURIA 60,36 66,37 -9,1% - 6,01
EMILIA ROMAGNA 70,43 75,28 -6,4% - 4,85
TOSCANA 67,06 71,80 -6,6% - 4,74
UMBRIA 66,12 70,08 -5,6% - 3,96
MARCHE 65,07 69,92 -6,9% - 4,85
LAZIO 61,98 67,09 -7,6% - 5,10
ABRUZZO 61,13 65,35 -6,5% - 4,22
MOLISE 57,41 63,34 -9,4% - 5,94
CAMPANIA 55,69 59,34 -6,2% - 3,65
PUGLIA 56,12 59,46 -5,6% - 3,34
BASILICATA 56,49 61,78 -8,6% - 5,29
CALABRIA 51,54 55,81 -7,7% - 4,28
SICILIA 55,14 56,26 -2,0% - 1,12
SARDEGNA 51,30 56,78 -9,6% - 5,48
media dei valori
61,37 65,74 -6,7% - 4,37



sabato 12 aprile 2008

Amici di Lexcivilis VOTATE !

Ultimi ritocchi alle idee per il voto. Punto primo: io voto. Troppo comodo, snob e superficiale evitare di compiere questo dovere (vedi post "voto o non voto"). Invito tutti quelli che leggono queste pagine ad andare a votare e barrare il simbolo del partito che pensano possa rispondere anche solo un po meglio degli altri, ai propri interessi od ai propri ideali. Fate in modo di ESSERCI, domani con il vostro voto e nei prossimi mesi con la forza del vostro impegno civile. Il diritto di voto è un regalo che dobbiamo meritarci e che è costato moltissimo a tutte le generazioni che da secoli si battono per dare voce alla democrazia. Ai molti amici che pensano di non votare dico che la loro protesta è una presa in giro ed offende la loro intelligenza.
Ed ecco un piccolo aiuto: un breve servizio della televisione LA7.it sui principali quattro candidati.






giovedì 10 aprile 2008

Chi è senza peccato ...

Ieri parlavo con il mio amico Giorgio fuori da un bar. Un ragazzo, lì accanto a noi, scartato un pacchetto di sigarette, buttava per terra l'involucro trasparente. Immediatamente Giorgio, con tono garbato gli ha detto: "...scusami, ti è caduto un pezzo di plastica...", indicandolo come a dare per scontato che l'altro non se ne fosse accorto. Il giovanotto lo ha guardato, accennando un mezzo sorriso imbarazzato e raccogliendo il pezzetto ha risposto: "... grazie". Questa è la migliore dimostrazione di come con un cucchiaino di miele si possano ottenere spesso cose che con il bastone sarebbero irraggiungibili. Non è debolezza quella di Giorgio, è solo garbo e buona educazione. Se il ragazzo non avesse compreso, allora il mio amico avrebbe raccolto lui il pezzo di plastica e magari gli avrebbe anche detto di non rifarlo.

Poi, come a volermi riportare dalle alte quote in cui già volavo, alla semplice realtà terrena, Giorgio finiva la sua sigaretta e senza pensarci, la gettava per terra. Lo ho guardato, mi ha guardato, ha letto la mia perplessità, ha capito, sorriso e detto: "vedi come siamo noi italiani, ho appena ripreso quel ragazzo e poi faccio lo stesso ...". Alla fine della storia la sigaretta giaceva nel cestino insieme al pezzetto di plastica che le diceva: "in questa Italia non ci si annoia mai, in pochi minuti abbiamo visto un trentenne riprendere con garbo un ventenne ed essere corretto poco dopo da un quarantenne, per la stessa cosa".

Beh sinceramente mi viene da pensare a molti italiani, alcuni dei quali impegnati spesso in campagne elettorali, che parlano a gran voce di alti valori morali, di sicurezza, di pugno duro. Pare che sappiano tutto loro e che siano i demiurghi di cui noi abbiamo bisogno. Forse la virtù ed i valori morali sono vera sostanza di cui sono fatti. Salvo poi a non scoprirci sorpresi se veniamo a sapere che sono rimasti invischiati in cosette come il falso in bilancio o che hanno amici in odore di mafia od ancora che hanno spesso preso comode scorciatoie a danno delle persone corrette. Ebbene io penso che sia la loro superbia e la loro aria di superiorità a condannarli, spero almeno nelle urne, così come è stato il garbo e l'umana simpatia di Giorgio ad assolvere per chiunque il suo piccolo gesto.

Edoardo Capulli

lunedì 7 aprile 2008

Voto o non voto ...

Voto, tranquilli, voto. Tuttavia il titolo esprime un travaglio interiore riflesso nei dubbi di molti indecisi. Sinceramente non credo che questo voto farà emergere un'Italia migliore o semplicemente diversa. Pare che i due candidati che finiscono con "oni" conoscano già le soluzioni a tutti i problemi del paese. Un amico, imprenditore del nord-est, mi diceva che manca l'umiltà e che sarebbe contento di votare un candidato che almeno su una cosa dicesse che non sa esattamente cosa fare ma che si adopererà a scovare i migliori ingegni ed ascoltare il paese per trovare la soluzione. Forse diamo l'impressione di un popolo di fessi da guidare tenendoli per mano, forse è davvero quello che siamo. Certo che tanto svegli non dobbiamo esserlo se pensiamo al paese che ci troviamo sotto gli occhi. Dove eravamo mentre ci scippavano la dignità, mortificavano le nostre migliori qualità ed abusavano della nostra buona fede ? Tutti noi, singolarmente, abbiamo mai protestato quando ci portavano via una della scuole migliori del mondo sostituendola con quella squallida dove mandiamo i nostri figli ? Abbiamo mai preteso di avere ospedali efficienti e rispetto per la nostra dignità di cittadini ? Ci siamo mai fatti sentire per lo scippo di una giustizia che oggi è capace solamente di incarcerare qualche poveraccio e che lascia a spasso i mafiosi, i corrotti e la feccia vera del paese ? La verità è che siamo un popolo capace di urlare solo in mezzo alla folla, meglio se allo stadio.
Oggi siamo pieni di rabbia e vogliamo protestare magari con la trovata del non voto. E' senza dubbio una posizione coerente con la colpevole assenza che abbiamo dimostrato fino ad oggi. Ma la vera protesta dovremmo farla pretendendo da noi stessi una decisa sterzata nella direzione di un forte impegno civile. Questo si dimostra con la presenza attenta e costante e non con una comoda e rassicurante fuga da snob quali siamo.

Ad un post di BEHABLOG (LINK) che parlava di non voto ho risposto così:

Troppo facile, troppo snob. Sa di roba vecchia ma non troppo, dato che se andiamo un po più indietro nel tempo troviamo giovani che hanno buttato via i loro vent'anni sotto le bombe e le mitragliate dei nazifascisti. Io non me la sento di dirgli: "bravi fessi, chi ve lo ha fatto fare ?". Ma dove è finita la fantasia italiana: non riusciamo proprio a trovare un modo diverso di protestare ? Sono stato tentato anch'io dall'idea del non voto ma poi ho capito di dover dare coerenza al mio impegno civile. Quindi voterò, forse male ma certamente non malissimo e starò li pronto a lanciare un urlo costruttivo per tutte le cose che non mi vanno. Lo farò dal mio blog sull'impegno civile (lexcivilis) e cercando forme concrete ma mature, responsabili ed attive. Ecco la mia piccola esperienza, offerta come spunto di riflessione, senza presunzione. EC

disegno di Caterina, Poggio Mirteto (RI) - Italy

domenica 6 aprile 2008

I curricula dei Presidenti del Consiglio dell'Italia

Finisce qui la raccolta dei curricula, con quelli dei precedenti Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. Spero che sia una raccolta utile a farsi un'idea grazie al mezzo del confronto.
Credo che gli elementi maggiormente utili non siano solamente l'età al momento dell'incarico od il titolo di studio ma soprattuto la durata dell'esperienza politica. Quest'ultimo elemento ci permette di valutare quanto questi nostri candidati abbiano preso e quanto invece abbiano dato alla politica ed ai cittadini italiani. Si sono dimostrati capaci di dare al loro paese o hanno usato la politica soprattuto per prendere ? Che ne facciamo di un laureato molto capace che usa per i suoi interessi personali la sua smisurata cultura ed abilità ? Od ancora a chi è utile un leader non all'altezza di un profilo culturale che gli permetta di comprendere appieno i mille aspetti della vita di una delle nazioni più sviluppate del mondo ?

Una cosa pare chiara: i predecessori dei nostri candidati, qualche numero ce lo avevano davvero.
Alcide De Gasperi nato il 3 aprile 1881 Laurea in Lettere, giornalista, militante politico In politica dal 1911 Primo Ministro nel 1945 all'età di 64 anni
Giuseppe Pella nato il 18 aprile 1902 Laurea in Economia e commercio, Professore universitario In politica attiva dal 1946 Primo ministro nel 1953 all'età di 51 anni
Amintore Fanfani nato il 6 febbraio 1908 Laurea in Economia e commercio, Docente universitario, giornalista, Politico In politica attiva dal 1946 Primo ministro nel 1054 all'età di 46 anni
Mario Scelba nato il 5 settembre 1901 Laurea in Giurisprudenza, Avvocato In politica attiva dal 1948 Primo ministro nel 1954 all'età di 53 anni
Antonio Segni nato il 2 febbraio 1891 Laurea in Giurisprudenza, docente universitario In politica attiva dal 1948 Primo ministro nel 1955 all'età di 64 anni
Adone Zoli nato il 16 dicembre 1887 Laurea in Giurisprudenza, Avvocato In politica attiva dal 1919 Primo ministro nel 1957 all'età di 70 anni
Fernando Tambroni nato il 25 novembre 1901 Laurea in Giurisprudenza, Avvocato In politica attiva dal 1925 Primo ministro nel 1960 all'età di 59 anni
Giovanni Leone nato il 3 novembre 1908 Laurea in Giurisprudenza, docente universitario In politica attiva dal 1946 Primo ministro nel 1963 all'età di 54 anni
Aldo Moro nato il 23 settembre 1916 Laurea in Giurisprudenza, docente universitario In politica attiva dal 1946 Primo ministro nel 1963 all'età di 47 anni
Mariano Rumor nato il 16 giugno 1915 Laurea in Lettere, giornalista, militante politico In politica attiva dal 1946 Primo ministro nel 1968 all'età di 53 anni
Emilio Colombo nato l'11 aprile 1920 Laurea in Giurisprudenza, politico In politica attiva dal 1946 Primo ministro nel 1970 all'età di 50 anni
Giulio Andreotti nato il 14 gennaio 1919 Laurea in Giurisprudenza, Giornalista, Politico In politica attiva dal 1944 Primo ministro nel 1972 a 53 anni
Francesco Cossiga nato il 26 luglio 1928 Laurea in Giurisprudenza (a 20 anni nel 1948), docente universitario, Politico In politica attiva dal 1958 Primo ministro nel 1979 a 51 anni
Arnaldo Forlani nato l'8 dicembre 1925 Laurea in Giurisprudenza, Giornalista, Politico In politica attiva dal 1948 Primo ministro nel 1980 a 54 anni
Giovanni Spadolini nato il 21 giugno 1925 Laurea in Lettere, docente universitario, Giornalista, Politico In politica attiva dal 1972 Primo ministro nel 1981 all'età di 56 anni
Benedetto Craxi (Bettino) nato il 24 febbraio 1934 Maturità classica, Politico In politica attiva dal 1953 Primo ministro nel 1983 all'età di 49 anni
Giovanni Goria nato il 30 luglio 1943 Laurea in Economia e commercio, Politico In politica attiva dal 1960 Primo ministro nel 1987 all'età di 44 anni
Ciriaco de Mita nato il 2 febbraio 1928 Dottore in Giurisprudenza, Consulente In politica attiva dal 1963 Primo ministro nel 1988 all'età di 60 anni
Giuliano Amato nato il 13 maggio 1938 Dottore in Giurisprudenza, docente universitario In politica attiva dalla metà degli anni 70 Primo ministro nel 1992 all'età di 54 anni
Carlo Azegli Ciampi nato il 9 dicembre 1920 Laurea in Lettere ed in Giurisprudenza, Economista In politica attiva dal 1993 Primo ministro nel 1993 all'età di 72 anni
Silvio Berlusconi nato il 29 settembre 1936 Laurea in giurisprudenza; imprenditore in politica attiva dal 1993 Premier la prima volta nel 1994 a 57 anni, la seconda nel 2001 a 64 anni e candidato premier nel 2008 a 71 anni
Lamberto Dini nato il 1 marzo 1931 Laurea in Economia e Commercio, Economista in politica attiva dal 1994 Primo ministro nel 1995 all'età di 63 anni
Romano Prodi nato il 9 agosto 1939 Laurea in Giurisprudenza, docente universitario in politica attiva dal 1963 Primo ministro nel 1996 all'età di 56 anni
Massimo D'alema nato il 20 aprile 1949 Maturità classica, Politico In politica attiva dal 1963 Primo ministro nel 1998 all'età di 49 anni

P.S. : A NewsWeek leggere questo post avrebbe fatto comodo. Nel loro articolo sulle elezioni italiane (LINK articolo Newsweek) parlano di Veltroni come il potenziale presidente del consiglio più giovane dal dopoguerra. Basta dare un'occhiata qui sopra per trovarne però ben otto più giovani di lui. Nei commenti la mia risposta.

venerdì 4 aprile 2008

I curricula dei leader mondiali

Il confronto, sentenziava il maestro d'arte di un mio amico, artista di provata eccellenza, è l'unico mezzo che abbiamo per capire se quello che abbiamo davanti è un capolavoro. Prendi una tua opera e portala dentro una pregevole chiesetta medioevale: se regge al confronto, pur nel contrasto dei generi, allora è arte.
Eccomi pronto ad importare quest'idea in politica: mettiamo a confronto i curricula dei nostri candidati, presentati nel precedente post, con quelli di alcuni leader del mondo e vediamo se reggono al confronto !
Le vicende di questi ultimi giorni scuotono il mio senso civico, facendolo sbalzare da stati di rabbia e frustrazione a momenti di divertita isteria: che paese da barzelletta che siamo, che vergogna, quanta poca responsabilità e senso civile ! Dalla vicenda Alitalia, alla lunga fila di interventi di candidati frutto evidentemente della più economica ingegneria genetica, per passare alla consuete sortite del popolo del NO alla bella notizia dell'Expo di Milano e giungere stremati alla colpevolmente tardiva sentenza sull'affaire della lista del signor Pizza.
Mai come in questi giorni mi manca il grande Alberto Sordi, forse l'ultimo, dopo giganti come Totò, Gian Maria Volontè, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e molti altri ancora, capace di mettere alla luce i paradossali e scomodi lati del carattere degli italiani. Manca la parodia vivente dell'assurdo e vergognoso spettacolo che le istituzioni italiane e molti altri ancora mettono in scena, mossi solo da interessi di parte ed egoismo vivo. Specchiandoci nei personaggi di questi grandi italiani, potevamo capire molto dei nostri comuni difetti: il tema merita di essere trattato in un prossimo post.
Ecco i curricula: buon confronto !
José Luis Rodríguez Zapatero (Spagna) nato il 4 agosto 1960 Laurea in Diritto nel 1982 a 22 anni In politica attiva dal 1986 all'età di 26 anni Primo ministro dal marzo 2004 all'età di 43 anni
William Jefferson (Bill) Clinton (USA) nato il 19 agosto 1946 Laurea in diritto a Yale nel 1973 all'età di 27 anni; politico In politica attiva dal 1974 all'età di 28 anni Presidente degli Stati Uniti nel 1993 all'età di 46 anni
Vladimir Vladimirovic Putin (Russia) nato il 7 ottobre 1952 Laurea in diritto internazionale nel 1975 all'età di 23 anni; Politico In politica attiva dal 1990 all'età di 38 anni Presidente della Russia nel 2000 all'età di 47 anni
Mah.mu-d Ah.madineja-d (Iran) nato il 28 ottobre 1956 Laurea in Ingegneria civile nel 1987 all'età di 31 anni; Professore universitario di ingegneria In politica attiva dal 2003 all'età di 47 anni Primo ministro nel 2005 a 49 anni
Angela Dorothea Merkel (Germania) Nata il 17 luglio 1954 Laurea in Fisica nel 1978 a 24 anni e dottorato di ricerca nel 1986 a 32; Ricercatrice In politica attiva dal 1990 all'età di 36 anni Primo ministro nel 2005 a 51 anni
Nicolas Sarkozy (Francia) nato il 28 gennaio 1955 Laurea in Legge nel 1979 a 24 anni;Avvocato dal 1981, politico, già Sindaco, Ministro del bilancio, dell'Economia e dell'Interno in politica attiva dal 1983 all'età di 28 anni Primo ministro nel 2007 all'età di 52 anni
Tony Blair (Inghilterra) nato il 6 maggio del 1953 Laurea in Giurisprudenza ad Oxford nel 1976 (Pieni voti); Avvocato in politica dal 1983 Primo ministro nel 1997 a 44 anni fino al 2007 a 53 anni.
George Walker Bush (USA) Nato il 6 luglio 1946 Laurea in Storia a Yale nel 1068 a 22 anni e MBA ad Harvard nel 1975 a 29; Imprenditore petrolifero In politica attiva dal 1994 all'età di 48 anni Presidente degli Stati Uniti nel 2001 all'età di 54 anni
Ehud Olmert (Israele) nato il 30 settembre 1945 Laurea in Psicologia Filosofia e Legge prima del 1973, quindi entro i 28 anni; Avvocato, Politico In politica attiva dal 1973 all'età di 28 anni Primo ministro dal 2006 all'età di 60 anni
Yasuo Fukuda (Giappone) nato il 16 luglio del 1936 Laurea in Economia nel 1959 a 25 anni; uomo d'affari In politica attiva dal 1990 all'età di 54 anni Primo ministro del Giappone nel 2007 all'età di 71 anni
Manmohan Singh (India) nato il 26 settembre 1932 Laurea in economia nel 1957 a Cambridge a 25 anni e Master ad Oxford nel 1962 a 30; Economista molto apprezzato del Fondo Monetario Internazionale In politica attiva dal 1990 all'età di 58 anni Primo ministro nel 2004 all'età di 71 anni