domenica 23 dicembre 2007

Buon Natale e Buon Anno

Auguro ai lettori di queste pagine un sereno Santo Natale ed ogni bene per il nuovo anno che è alle porte.
Nel 2008 mi impegnerò a far si che LEXCIVILIS, questo piccolo esperimento di "cura" dei valori della civiltà, riesca ad andare avanti. Più di un amico è incappato per caso nelle pagine di questo Blog e questo mi ha fatto molto piacere. Sarei contento di pubblicare interventi di chi si senta in sintonia con lo spirito di questa iniziativa: ricordo il desiderio iniziale di creare uno spazio dove possano convivere "civilmente" posizioni ed idee anche molto diverse. Abbiamo bisogno di partecipazione, di rispetto, di educazione, di accettazione degli altri, in una sola parola di "civiltà".
Buon Natale e Buon Anno

Edoardo Capulli

sabato 15 dicembre 2007

Il problema dell'Italia è che ...

Quante volte abbiamo ascoltato o pronunciato queste parole, all'inizio di un discorso intonato a sentenza su cosa effettivamente non funzioni in Italia. E' un modo di dire del tutto comune. La cosa curiosa è che la prosecuzione di questa frase, titolo di questo brano è sempre diversa. Qualche sera fa, a cena da amici, un commensale , rientrato in Italia dopo anni passati all'estero, mi spiegava che "il problema dell'Italia è che bisogna aspettare ben quattro mesi per avere un telefono, mentre in Lituania in tre giorni aveva tutto, ADSL compresa". E poi ancora "il problema dell'Italia è che è complicatissimo riuscire a circolare con una macchina comprata all'estero, bisogna prima passare le forche caudine di una motorizzazione piena di persone disinformate e di burocrati inefficienti". Gli ho detto che lui non mi stava parlando strettamente dei problemi della nostra nazione ma dei suoi problemi, ostacoli in cui lui era personalmente incappato.

Ed è proprio qui il centro della questione: "i problemi dell'Italia" sono l'insieme dei problemi simili degli italiani ma "Il problema dell'Italia" è che ciascuno si indigna e si attiva solo per i suoi. Come a dire che in un popolo di perfetti individualisti, sono davvero pochi quelli che accettano di farsi carico della soluzione di problemi che non li tocchino veramente da vicino. Il senso civico è forse un termometro di quanto riusciamo ad alzarci dalla nostra situazione particolare per abbracciare una prospettiva più ampia e condivisa: inutile quindi farsi illusioni.

Alla fine della cena abbiamo esploso lungamente l'argomento, fino alle due di notte, per arrivare a dire che di "problemi dell'Italia" ce ne sono veramente molti. Talmente tanti che forse sarebbe stato inutile curarli tutti, uno ad uno. Ci è apparso allora chiaro, per quanto possibile data l'ora, paragonare l'Italia ad una persona che presenti i sintomi di uno o forse di più avvelenamenti: presenterebbe una quantità di disturbi che sarebbe inutile curare singolarmente. Meglio quindi capire la natura dei veleni e procedere ad una disintossicazione.

Quali sono questi "veleni" che intossicano il paese a lasciano dietro di se una moltitudine di effetti collaterali ? Posso solo iniziare qui una lunga discussione che necessariamente dovrà svolgersi in diverse puntate, in un lungo periodo di tempo.

Antepongo una breve riflessione: il corpo umano dispone se in salute, di un efficiente sistema immunitario e di meccanismi di rigetto dei veleni. Dispone il paese di un modo per riconoscere i problemi dei suoi cittadini e per adottare velocemente efficaci soluzioni ?

Dovessi velocemente dire il primo "veleno" che mi venisse in testa, direi senza indugio: l'eccessivo peso dei politici. Peso riconosciuto da molti, se non da tutti come sproporzionato: sono innanzitutto troppi.

Si fa un gran parlare dell'alto costo della politica, credo io, del tutto a vanvera. Si confonde la gente facendole credere che il costo della politica sia negli alti stipendi dei nostri amministratori, una vera stupidaggine. I costi diretti della politica sono in realtà bene in chiaro e di per se dovrebbero almeno garantire una buona qualità dell'azione dei nostri amministratori ed una migliore autonomia. Molto maggiori sono i costi indiretti, questi si, veramente dannosi per tutti, anche perché nascosti e per questo insidiosi. Sto parlando del fatto che abbiamo amministrazioni centrali e locali sovrappopolate; ad esempio un comune di 5.000 abitanti può tranquillamente avere ben cinque assessori, oltre al sindaco ed al vicesindaco. Inoltre questo comune può anche partecipare ad un'unione di comuni che lungi da assorbire risorse politiche, umane e materiali dagli enti partecipanti al fine di garantire una maggiore economia di scala, moltiplica gli incarichi. Questo comune poi può fare lo stesso gioco con una comunità montana.
Costi indiretti sono quelli legati alla miriade di Aziende speciali partecipate dai comuni che assumono molta gente per fare quasi sempre male un lavoro che competeva all'ente originario: solo che così si possono retribuire nuovi amministratori ed intorbidare i conti. Provare a chiedere se il vostro comune dispone sempre della copia del bilancio di tutte le sue Aziende o se è costretto a trovarsi spesso in una condizione di assoluta incertezza.
Costi indiretti sono legati all'influenza che i politici hanno indubbiamente in troppe delle scelte operative degli enti guidati; c'è qualcuno che pensa ancora che non ci sia nessun politico pronto a garantire che i suoi amici non debbano soffrire troppo lo stress di una gara per la fornitura di prodotti o servizi ? Non è un costo alto azzerare in molti casi la giusta competizione tra aziende per la qualità della loro offerta ?
Altri costi sono ad esempio la retribuzione di una pletora di gente che segue le nuove amministrazioni, per costituire i cosiddetti uffici di staff di cui veramente pochi hanno sentito parlare bene in termini di risultati utili ai cittadini. Uffici che si occupano di immagine, di comunicazione, di analisi, ossia attività che potrebbero essere svolte internamente od acquistate da validi professionisti in un regime di provata professionalità e di ricerca della maggiore convenienza.
Costi indiretti sono ... ce ne sono veramente molti, pensate al disastro della gestione amministrativa della Sanità in gran parte del paese e ditemi se non sia una conseguenza della politica ! Elencare tutti questi costi oggi, non serve, cercherò di farlo un po per volta nei post futuri.

Edoardo Capulli