domenica 28 settembre 2008

Finita l'estate, la sicurezza stradale non è più di moda

La sicurezza stradale mi sta molto a cuore anche perché, guidando per circa 50.000 chilometri l’anno, ne vedo di tutti i colori. Già in passato sono tornato sull’argomento con quattro post (LINK ai post sul tema).
Questo nuovo post serve ad illuminare lo scenario della reale attenzione che il mondo politico riserva al tema. Successivamente avrò modo di pubblicare dati di tipo quantitativo e qualitativo sugli incidenti, con l’obiettivo di dare elementi utili a farsi un’opinione sulla concretezza delle proposte che molti avanzano.

Mi sembra che vi siano alcuni punti fermi da chiarire, prima di dare un corretto giudizio da cittadini ed elettori, su chi parla di modifiche severe al Codice della Strada, solo in particolari momenti, ossia quanto l’attenzione mediatica è massima.

Ad agosto i telegiornali ci hanno mostrato un susseguirsi di ministri e di sottosegretari, tutti in prima linea con proposte a dir loro utili, per aumentare la sicurezza sulle strade. Il momento era quanto mai adatto, perché agosto è forse l’unico mese dell’anno in cui la quasi totalità degli italiani prende l’auto e fa lunghi spostamenti. La scelta di tempo è stata precisa ed è caduta nel momento di massima ricettività dei guidatori.

Sul fronte politico, si è espresso il commissario europeo ai trasporti Antonio Tajani, che ci ha ricordato come diminuire gli incidenti sia un obiettivo della UE, parlando della prevenzione contro gli abusi d’alcool e droga, come di una mossa fondamentale per il successo.

Mario Valducci, presidente della Commissione trasporti della Camera, avrebbe voluto introdurre un sistema per verificare l’uso di sostanze stupefacenti e rendere più cogenti le pene per chi infrange codice e leggi. Ad esempio – ha dichiarato - per l’autotrasporto, il problema è chiaramente individuabile in chi costringe i conducenti, spesso irregolari, a turni massacranti, con evidenti rischi per la sicurezza stradale. Infine, lo stesso, ha affermato che il sorpasso fra Tir, debba essere consentito soltanto nelle autostrade a tre corsie.
Allargando il discorso, si è aggiunto il presidente della Commissione trasporti, avvisandoci che - l’intero impianto del Codice della strada va rivisto perché datato ed appesantito dalla parte descrittiva sulle infrastrutture stradali, mentre dovrebbe concentrarsi sulle regole di comportamento per chi guida -.

Infine, il Ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti, è riuscito ad ingaggiare un balletto di dichiarazioni e smentite, con il suo sottosegretario Bartolomeo Giachino. Dal battibecco, tutto mediatico, emergeva chiaramente, che a settembre il ministro avrebbe coordinato un tavolo, per discutere tutta una serie di problematiche per la definizione di un nuovo codice della strada. L’obiettivo, era migliorare il risultato già raggiunto nei primi tempi della patente a punti, anche tenendo conto delle nuove tipologie di contravvenzione e delle regole emerse negli ultimi anni.

Fin qui le dichiarazioni dei politici che, riassumendo, si affollavano proprio in coincidenza con il periodo di massima attenzione alle tematiche del traffico, e seguivano spesso la scia di tragici incidenti.

Dopo di che il silenzio.

Proprio oggi, a fine settembre, ho provato a cercare qualche notizia sul sito del Ministero dei Trasporti (LINK al sito). Il sito è costruito attorno ad una parte centrale, che ci informa di tutte le iniziative del ministro, ma tra queste, non vi è traccia del famoso tavolo. Ci sono tante dichiarazioni del ministro, presentazioni di pubblicazioni, informazioni preziosissime, come il numero di motocarri circolanti (344.827), o la spesa per lubrificanti delle autovetture private (1,079 mld d’Euro), nel 2005.

Ai lati, più in piccolo, ci sono anche dei collegamenti che potrebbero farci pensare ad una certa sensibilità nei confronti della sicurezza stradale: se si clicca però su quello che appare più promettente, ossia il “Portale dell’automobilista”, si ottiene solo una pagina d’errore. Funziona benissimo, invece, il link del concorso “Gratta e Vivi”, che da luglio 2008 promette ambitissimi premi : 180 corsi di guida sicura, 250 caschi integrali e 250 caschi jet. Il concorso, che sembra sconosciuto ai più, permette a chi andasse a ritirare uno degli 800.000 depliant multilingue, negli uffici di uno dei ben 19 Compartimenti della Polizia Stradale, di compilare ed inviare una cartolina rispondendo a domande sulla sicurezza stradale: ai più bravi l’ambito premio.

Unico altro punto di riflessione sullo stato della sicurezza stradale è nell’ultima news in basso, in cui il 4 aprile 2008, un quasi ex ministro Bianchi ci informava dello splendido risultato dei controlli sull’autotrasporto in Italia.

Forse il nuovo ministro è stato troppo impegnato nel cercare di non essere messo da parte nell’affaire Alitalia, dove, lo dico senza malizia, realisticamente, ben altri protagonisti, come il ministro Sacconi od il dott. Letta, si sono fatti notare.

Nel sito, non una riga sul bilancio del ministero, né su quanto sia costato pubblicare gli 800.000 depliant multilingue e predisporre il sito internet di “Gratta e Vivi”, o su quanto guadagnino i dirigenti ed i consulenti. In casa del ministro Matteoli, il suo collega Renato Brunetta, non porta consiglio.

La sicurezza stradale è solo la terza delle priorità del Ministro, dopo le prime due, le Infrastrutture e Grandi Opere, e l’efficienza dei trasporti, articolate in ben otto punti (si veda il LINK al documento ATTO DI INDIRIZZO CONCERNENTE L’INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ POLITICHE DA RALIZZARSI NEL 2009). Il modo in cui il sito riflette quanto stiano a cuore al ministro, le tematiche della sicurezza stradale, se non apparisse da quanto ora detto, può emergere, con una vena di sottile umorismo, leggendo la “Missione dell’Ente”, dove campeggia davanti agli occhi il tema principale: “IL FUTURO DELLA MOBILITA’ NEI PROGRAMMI DEL GOVERNO PRODI”: niente male, per un ministro del governo di Berlusconi.

Forse dovremo attendere i ponti festivi di fine anno, per sentire parlare nuovamente i nostri politici, di sicurezza stradale.